Giallo risolto? Si, no, forse. Perché Satoshi Nakamoto, il misterioso e
sfuggente creatore di Bitcoin (ovvero la moneta elettronica), sarebbe in
La notizia è stata pubblicata quasi in contemporanea da due testate
americane, “Wired” e “Gizmodo”, che negli ultimi mesi hanno ricevuto una
serie di documenti e email da una fonte anonima.
Se i documenti rusiltassero davvero autentici, Wright potrebbe essere in
effetti coinvolto nella creazione della cripto moneta insieme a un suo
partner morto nel 2013, l'americano Dave Kleiman.
L'investigazione condotta dalle due testate appare più solida di altri
passati tentativi di identificare Nakamoto (ritenuto da molti un
semplice pseudonimo). Una delle possibilità - per quanto remota - è che
si possa trattare di un elaborato inganno, magari per depistare le
ricerche su Nakamoto o incassare visibilità.
“Fusion” ad esempio sostiene che l'anonima fonte che avrebbe smascherato
Wright sia praticamente... lo stesso Wright. Se questo era l'intento
però finora non avrebbe affatto sortito effetti positivi per Wright dal
momento che, dopo la diffusione della notizia che lo vede come
“creatore” dei Bitcoin, la sua casa è stata perquisita dal fisco
australiano.
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