giovedì 10 dicembre 2015

Bitcoin, caccia all'inventore: perquisita la casa di un imprenditore australiano

Giallo risolto? Si, no, forse. Perché Satoshi Nakamoto, il misterioso e sfuggente creatore di Bitcoin (ovvero la moneta elettronica), sarebbe in La notizia è stata pubblicata quasi in contemporanea da due testate americane, “Wired” e “Gizmodo”, che negli ultimi mesi hanno ricevuto una serie di documenti e email da una fonte anonima.


Se i documenti rusiltassero davvero autentici, Wright potrebbe essere in effetti coinvolto nella creazione della cripto moneta insieme a un suo partner morto nel 2013, l'americano Dave Kleiman.  L'investigazione condotta dalle due testate appare più solida di altri passati tentativi di identificare Nakamoto (ritenuto da molti un semplice pseudonimo). Una delle possibilità - per quanto remota - è che si possa trattare di un elaborato inganno, magari per depistare le ricerche su Nakamoto o incassare visibilità.  “Fusion” ad esempio sostiene che l'anonima fonte che avrebbe smascherato Wright sia praticamente... lo stesso Wright. Se questo era l'intento però finora non avrebbe affatto sortito effetti positivi per Wright dal momento che, dopo la diffusione della notizia che lo vede come “creatore” dei Bitcoin, la sua casa è stata perquisita dal fisco australiano.

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