Non sempre la parola mamma si coniuga con bontà e tenerezza. Ci sono
mamme in questo mondo che si meritano a pieno titolo la qualifica di
“madri snaturate”, madri cioé che tradiscono la stessa natura umana.
E in questa categoria un posto d’onore va a Juanita Ortiz Garcia, una
46enne di Hidalgo, una cittadina all’estremo sud del Texas. Questa
madre è in prigione per sfruttamento di minorenne. Per far soldi infatti
la signora Ortiz Garcia ha rasato la testa della sua bambina di sette
anni, le ha fasciato un braccio, e poi ha messo su un sito social la
notizia che la sua “principessina” stava morendo di cancro. Secondo la
sua ricostruzione, alla piccola rimanevano pochi mesi di vita. Madre
snaturata per eccellenza, la signora ha rifilato anche alla bambina la
stessa bugia. Lo scorso giugno le ha detto che le rimanevano pochi mesi
di vita. Le ha anche fatto indossare una maglietta rosa che diceva: “Non
sono un maschietto, sono una bambina che combatte contro il cancro”.
In tal modo la signora è riuscita a farsi dare contributi da vari
conoscenti, mentre il suo appello girava e arrivava pure alle radio
della contea. Ma è stato proprio il fatto che stesse circolando tanto
che alla fine l’ha condannata. Alcuni funzionari dell’ufficio di
assistenza all’infanzia si sono chiesti come mai la madre non avesse
chiesto aiuto anche alle strutture pubbliche. Una telefonata alla
polizia, lo scorso ottobre, ha messo in moto una cauta inchiesta. E tre
giorni fa, il fermo, l’interrogatorio e l’arresto: “Durante
l’interrogatorio la signora ha ammesso di aver mentito” ha detto il
sergente J.P. Rodriguez. La signora è ora in stato di fermo. La bambina è
stata presa in affidamento dai servizi sociali. Un approfondito
check-up medico ha rivelato che è sanissima, solo molto spaventata.
Secondo il National Cancer Institute negli Stati Uniti l’anno scorso
quasi 2 mila bambini e teen-ager sotto i 19 anni sono morti di cancro.
Una cifra tristissima, che purtroppo può aprire le porte a imbrogli come
quello escogitato dalla signora texana. Per quanto rivoltante il suo
trucchetto possa apparirci, non è nè il primo nè (è drammatico doverlo
ammettere) sarà l’ultimo. Nel 2013 ad esempio la signora Sandy Nguyen
ricamò una storia quasi identica: convinse tutti che il suo bambino di
sei anni aveva il cancro in fase terminale. La comunità di Aurora, in
Colorado, raccolse 25 mila dollari per pagare a lei e al bambino un
ultimo viaggio a Disneyland. Anche lei rasò la testa del figlioletto,
per riuscire più convicente. L’anno scorso invece è stata arrestata in
Iowa la trentenne Leatha Kaye Slauson, che aveva ricevuto la solidarietà
di un’intera comunità perché la sua bambina di cinque anni “stava
morendo di cancro al colon”. La signora Slauson era arrivata anche a
somministrare alla bambina un farmaco che procurava forti crampi
addominali, in modo che la storia apparisse più realistica. Due giorni
fa, nel comunicare alla stampa l’arresto della signora Oriz Garcia, il
tenente Rodriguez ha mandato un messaggio di cautela: “Non voglio
dissuadere la gente dall’essere generosa, soprattutto ora che siamo
nella stagione natalizia e vorremmo correre in soccorso di chi ha
bisogno. Ma raccomando a tutti di stare attenti e di informarsi bene.
Non tutto quel che leggiamo sui social network è vero”.
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