Da quattro giorni stazionava in un letto del Pronto Soccorso, in attesa
che si liberasse un posto per lei. È morta così, aspettando di poter
accedere al reparto di Medicina dell'ospedale di Isernia, Maria Cristina Melloni,
61enne di Agnone (Isernia). La donna, che lavorava proprio a Isernia
all'Archivio di Stato, la scorsa settimana era arrivata in ospedale per
problemi di natura gastrointestinale.
In reparto però non c'erano posti
liberi e così è rimasta fino a ieri al Pronto Soccorso dove è deceduta
per cause che dovranno essere accertate. Sull'accaduto è stata aperta
una inchiesta è già stamattina il medico legale Massimiliano Guerriero
ha effettuato l'autopsia (per i risultati ufficiali bisognerà attendere
sessanta giorni). Nell'ospedale 'Veneziale', dopo i tagli ai reparti
causati dal deficit della sanità regionale (il Molise è regione
commissariata per quanto riguarda la sanità) sono frequenti i casi di
pazienti che rimangono per giorni e giorni al Pronto Soccorso in attesa
che si liberino posti letto. Nel caso specifico della donna di Agnone i
medici hanno riferito di aver chiesto la disponibilità di un posto anche
agli altri ospedali della regione ma di aver ricevuto risposte
negative. «Viviamo quello che è successo come una sconfitta, al di là
di ciò che emergerà dall'autopsia - ha detto il medico del Pronto
Soccorso Lucio Pastore, molto attivo nelle battaglie in difesa
dell'ospedale di Isernia -. È vero che siamo in una situazione
drammatica, con una drastica riduzione del personale medico e
ausiliario, con una significativa riduzione dei posti letto. È vero che
abbiamo segnalato più volte il tutto alle autorità competenti senza
avere risposta, ma questa morte è comunque una sconfitta». Sulla stessa
linea anche i familiari della donna deceduta, mentre le autorità locali
hanno subito avviato accertamenti. Su indicazione del presidente della
Regione, Paolo di Laura Frattura, commissario ad acta della sanità, la
Direzione generale della salute della Regione ha aperto un'indagine
ispettiva presso l'ospedale dove è avvenuto il decesso sospetto.
Contestualmente i vertici della Regione, con una nota, hanno anche
chiesto all'Azienda sanitaria regionale di istituire una commissione per
verificare l'accaduto.
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