mercoledì 13 gennaio 2016

"Ferma" da 4 giorni al Pronto Soccorso, muore a 61 anni: stava aspettando il ricovero

Da quattro giorni stazionava in un letto del Pronto Soccorso, in attesa che si liberasse un posto per lei. È morta così, aspettando di poter accedere al reparto di Medicina dell'ospedale di Isernia, Maria Cristina Melloni, 61enne di Agnone (Isernia).   La donna, che lavorava proprio a Isernia all'Archivio di Stato, la scorsa settimana era arrivata in ospedale per problemi di natura gastrointestinale.

In reparto però non c'erano posti liberi e così è rimasta fino a ieri al Pronto Soccorso dove è deceduta per cause che dovranno essere accertate. Sull'accaduto è stata aperta una inchiesta è già stamattina il medico legale Massimiliano Guerriero ha effettuato l'autopsia (per i risultati ufficiali bisognerà attendere sessanta giorni).  Nell'ospedale 'Veneziale', dopo i tagli ai reparti causati dal deficit della sanità regionale (il Molise è regione commissariata per quanto riguarda la sanità) sono frequenti i casi di pazienti che rimangono per giorni e giorni al Pronto Soccorso in attesa che si liberino posti letto. Nel caso specifico della donna di Agnone i medici hanno riferito di aver chiesto la disponibilità di un posto anche agli altri ospedali della regione ma di aver ricevuto risposte negative.  «Viviamo quello che è successo come una sconfitta, al di là di ciò che emergerà dall'autopsia - ha detto il medico del Pronto Soccorso Lucio Pastore, molto attivo nelle battaglie in difesa dell'ospedale di Isernia -. È vero che siamo in una situazione drammatica, con una drastica riduzione del personale medico e ausiliario, con una significativa riduzione dei posti letto. È vero che abbiamo segnalato più volte il tutto alle autorità competenti senza avere risposta, ma questa morte è comunque una sconfitta».  Sulla stessa linea anche i familiari della donna deceduta, mentre le autorità locali hanno subito avviato accertamenti. Su indicazione del presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, commissario ad acta della sanità, la Direzione generale della salute della Regione ha aperto un'indagine ispettiva presso l'ospedale dove è avvenuto il decesso sospetto. Contestualmente i vertici della Regione, con una nota, hanno anche chiesto all'Azienda sanitaria regionale di istituire una commissione per verificare l'accaduto.

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