I carabinieri hanno arrestato a Maddaloni, nel Casertano, su ordine del
gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il 64enne Mario Morgillo e
il nipote di 19 anni Ciro Romano, con l'accusa di usura e lesioni
personali aggravate; per un altro indagato minorenne, anch'egli nipote
di Morgillo, sono in corso le valutazioni del Tribunale dei Minori di
Napoli.
A far partire le indagini culminate con la doppia cattura - il 64enne è
finito in cella, il nipote ai domiciliari - fu il brutale pestaggio
subito nel febbraio 2015 da un meccanico di San Felice a Cancello, il
quale fu prelevato nella sua officina da Morgillo e dai nipoti, condotto
in un posto isolato e picchiato con una mazza da baseball; l'uomo subì
la frattura della rotula e dovette essere operato d'urgenza. I
carabinieri di Maddaloni, con il coordinamento della Procura di Santa
Maria Capua Vetere, accertarono che dietro il pestaggio c'era un
prestito di 3mila euro che la vittima aveva ricevuto da Morgillo; in due
anni, il meccanico, grazie ad interessi usurai pari al 15% mensile e al
180% annuo, era stato costretto a versare circa 10700 euro solo di
interessi senza estinguere il debito iniziale.
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