giovedì 11 febbraio 2016

Righello in testa e alunno afferrato al collo: quattro mesi al maestro

Condannato a 4 mesi dal tribunale di Vicenza il maestro 59enne Moreno Zordan che il 21 febbraio 2011 colpì con un righello un suo alunno. L’accusa è abuso mezzi di correzione nei confronti di due piccoli studenti della scuola elementare “Granatieri di Sardegna” di Cogollo del Cengio.

 Per la giustizia (giudice Mantovani) il maestro in aula avrebbe colpito un alunno alla testa con un righello e afferrato per il collo e spintonato verso il muro un altro. Per prescrizione nei confronti dell’insegnante è caduta un’altra accusa, quella di avere offeso e strattonato una bambina, sempre in ambito scolastico. Maestro a Cogollo dal 1991 Moreno Zordan, conosciuto in paese come persona mite e riservata, a suo tempo decise con l’avvocato Dario Lunardon per il rito abbreviato che in caso di condanna consente lo sconto di un terzo della pena. Sempre nel febbraio 2011 Moreno Zordan è stato a sua vota vittima di un’aggressione da parte del papà di un suo alunno. Tale genitore (al tempo carabiniere a Schio) irruppe a scuola nell’orario di lezione per schiaffeggiare il maestro. Per tali fatti il carabiniere è stato condannato a un risarcimento di 2.500 euro e a pubbliche scuse. Per il carabiniere il maestro Zordan aveva usato dei metodi troppo severi nei confronti del figlio. Alla condanna a 4 mesi il maestro ricorrerà in appello.

domenica 7 febbraio 2016

Nord Corea lancia missile a lungo raggio Condanna degli Usa, interviene l'Onu

La Corea del Nord ha lanciato nella notte un missile a lungo raggio in direzione Okinawa. "Missione compiuta, satellite in orbita", commenta Pyongyang. "Non è vero, il razzo è esploso a sudovest dell'isola Jeju", replica la Corea del Sud. Dura condanna della Casa Bianca: "Azione provocatoria in palese violazione delle risoluzioni dell'Onu". E le Nazioni Unite, su richiesta di Washington, Tokyo e Seul, hanno convocato un consiglio di sicurezza d'urgenza.

"Satellite in orbita" - "Il satellite Kwangmyongsong-4 è attualmente in orbita". Lo ha annunciato la tv di Stato nordcoreana Kctv circa 10 minuti dopo il lancio, avvenuto su esplicito "ordine del comandante supremo Kim Jong-un. La Corea del Nord continuerà inoltre il suo programma di lanci satellitari". Ban Ki-moon: "Violate risoluzioni" - "La Corea del Nord ponga immediatamente fine alle azioni provocatorie". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, il sudcoreano Ban Ki-moon, attraverso un portavoce. "Si tratta di una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza sul bando a carico di Pyongyang dell'uso di tecnologie balistiche", ha concluso. Ira Giappone: "Inaccettabile" - "Il lancio di un missile da parte della Corea del Nord non è accettabile". Lo ha affermato il premier giapponese, Shinzo Abe, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg citando la tv nipponica. Il missile della Corea del Nord è nella direzione - riporta la stampa giapponese - dell'area di Okinawa. "Il lancio - mette in evidenza Abe - viola la normativa internazionale". L'avvertimento della Russia - La Corea del Nord mostra una preoccupante mancanza di rispetto della legge internazionale e "il corso scelto da Pyongyang non può non essere oggetto di una netta critica": lo ha dichiarato il ministero russo degli Esteri. Mosca esorta la Corea del Nord, con cui ha buoni rapporti di dialogo, a riflettere sul fatto che la "contrapposizione all'intera Comunità internazionale non risponde agli interessi stessi del Paese". La Cina: "Rammarico ma mantenere calma" - La Cina esprime invece "rammarico" per il lancio, ma invita a "rimanere calmi, agire con cautela ed evitare di intraprendere azioni che potrebbero ulteriormente far salire la tensione nella penisola". La posizione è stata espressa tramite il portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, che chiede anche di compiere "sforzi congiunti per salvaguardare pace e stabilità nella regione".

venerdì 5 febbraio 2016

Si addormenta al primo giorno di lavoro, la foto finisce sui social. Ma è solo l'inizio...

Un pisolino alla scrivania durante il primo giorno di uno stage non sembrerebbe a nessuno il modo migliore per farsi apprezzare dal capo. Eppure è accaduto a uno stagista, che è stato colto in flagrante dai suoi colleghi, pronti a immortalare la sua defaillance. La foto è finita sul social network Reddit, e ha scatenato la creatività degli utenti, che si sono divertiti a modificarla in quella che si chiama PsBattle, cioè battaglia di Photoshop.

 L'immagine originale è stata modificata nei modi più disparati, e al suo risveglio lo stanco stagista non ha potuto fare a meno di constatare di essere diventato una star del web.
Il ragazzo, però, ha spiegato all'Huffinghton Post, non è stato licenziato e anzi, aveva una valida ragione per schiacciare quel pisolino: gli è stata recentemente diagnosticata l'anemia, come si può notate anche dal suo colorito pallido, e la sonnolenza continua è una delle conseguenze.

Strangolato in scena: è morto Raphael, il 27enne attore lombardo

La procedura di accertamento di morte cerebrale per l'attore Raphael Schumacher iniziata alle 14.15, si è conclusa alle 20.15. Il 27enne era rimasto strangolato in scena durante uno spettacolo domenica scorsa.


Lo ha reso noto poco fa l'Azienda ospedaliero universitaria pisana con l'ultimo bollettino medico. «Sia la famiglia che la procura della repubblica - ha aggiunto l'Aoup - hanno autorizzato la donazione degli organi ma la loro effettiva prelevabilità sarà oggetto di valutazione clinica che andrà avanti nel corso della notte». Con la morte del giovane cambierà anche il capo d'imputazione sul fascicolo contro ignoti che la procura ha aperto nei giorni scorsi: da lesioni gravissime colpose a omicidio colposo.

mercoledì 3 febbraio 2016

Dà fuoco alla compagna incinta e fugge: preso. I medici fanno nascere la bimba: “Sta bene”

Ha dato fuoco alla compagna incinta al culmine di una lite, probabilmente esplosa per motivi di gelosia, usando una bottiglia di alcol, davanti la loro abitazione, a Pozzuoli (Napoli).   Poi è scappato ma durante la fuga è finito contro un guardrail, sul ponte del Garigliano, nei pressi di Formia (Latina), dove i carabinieri lo hanno trovato, ancora a bordo della sua auto, in stato di choc, e condotto in caserma. 

In serata, dopo essere stato interrogato dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Cassino (Frosinone), Paolo Pietropaolo, 40 anni, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di tentato omicidio. Subito dopo l’aggressione, Carla Ilenia Caiazzo, 38 anni, che le foto mostrano di una bellezza mediterranea, avvolta dalle fiamme, è stata soccorsa da un vicino di casa che subito dopo ha chiamato il 118. L’ambulanza l’ha portata nell’ospedale di Pozzuoli da cui è stata trasferita nel Cardarelli di Napoli, in codice rosso. Carla è stata portata nel reparto di ostetricia per un parto urgente con taglio cesareo. Infine il trasferimento nel reparto grandi ustionati, dove si trova attualmente in prognosi riservata con lesioni sul 40 per cento del corpo. La piccola, cui i parenti della donna hanno dato il nome Giulia Pia, è venuta alla luce dopo 34 settimane di gestazione: sta bene, ed è questa l’unica notizia positiva di questa tragedia avvenuta nel Napoletano. Il tutto è successo intorno alle 11,30, nelle immediate vicinanze dell’abitazione dove la coppia – lei estetista, lui, Paolo Pietropaolo, di 40 anni, precedenti per droga, appartenente a una famiglia benestante dei campi flegrei – vive.
 Un parco residenziale, con villette e abitazioni di pregio circondate da giardini, che si trova in via Vecchia delle Vigne, al civico 68. Un litigio sfociato in un cruento tentativo di omicidio: Pietropaolo ha preso dell’alcol, lo ha gettato addosso alla compagna incinta e poi ha appiccato le fiamme. La donna avrebbe rischiato di morire sul posto se non fosse stato per la prontezza di riflessi di un vicino, il quale ha preso il tubo collegato al rubinetto che si usa per innaffiare le piante e ha spento le fiamme. Poi la chiamata al 118 e la corsa in ospedale. Amici e conoscenti della coppia descrivono come burrascosa la convivenza tra Carla e Paolo: litigi frequenti e altrettanto rapide riconciliazioni, con un rapporto che però negli ultimi tempi sarebbe stato minato dalla gelosia. L’imminente nascita della bimba non avrebbe migliorato la situazione. Quando Pietropaolo è stato bloccato dai carabinieri, dopo l’incidente avvenuto sul ponte del Garigliano, ha subito ammesso di essere colui che le forze dell’ordine stavano cercando. I carabinieri, infatti, avevano avviato le ricerche dell’auto, una Nissan, e dell’uomo, in tutt’Italia. Pietropaolo è stato condotto nella caserma di Formia dove, nel tardo pomeriggio, è stato interrogato dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Cassino che, insieme ai carabinieri di Pozzuoli e la Procura di Napoli, sta indagando sulla vicenda. «Carla, una giovane nostra concittadina, è stata vittima di una folla ingiustificabile», ha detto Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli, dando voce allo sgomento di tutti. «Sono sconcertato – ha aggiunto il primo cittadino – per l’agghiacciante storia capitata in queste ore nella nostra città. Non riesco a trovare le parole sufficienti per esprimere il dolore che provo».