domenica 17 luglio 2016

Modella 26enne strangolata, confessa il fratello: "Aveva disonorato il nome della famiglia"

È stato arrestato per omicidio il fratello di Qandeel Baloch, giovane modella strangolata a casa dei genitori nel Pakistan centrale. Lo riporta la Bbc L'uomo, 30 anni, l'aveva ripetutamente minacciata per le foto che lei pubblicava su Facebook e altri social media. 


 L'arresto di Waseem, il fratello di Qandel di 25 anni, è avvenuto ieri sera a Dera Ghazi Khan, città natale della modella da lui uccisa in un «delitto d'onore». In una conferenza stampa insieme alla polizia, Waseem ha apertamente confessato di avere «drogato e strangolato» la sorella, spiegando poi che «lei aveva disonorato il nome Baloch» con i video troppo spinti e dichiarazioni postate nella Rete. «C'erano altre questioni - ha poi aggiunto - come quella legata alla religione», in riferimento alla vicenda dell'incontro in un hotel fra la sorella e il Mufti Qavi, evento che aveva creato scalpore nell'opinione pubblica pachistana. Waseem ha infine detto che «lei non si è resa conto che la volevo uccidere. Le ho dato un pastiglia e poi l'ho strangolata».

domenica 10 luglio 2016

Bimbo di tre anni dimenticato in auto con i finestrini chiusi: muore asfissiato

Un bimbo di 3 anni, Camilo Juarez, è morto dopo essere stato lasciato da solo in auto con i finestrini chiusi mentre le temperature all'esterno superavano i 26 gradi. È successo nella cittadina di Morraine, nell'Ohio: a quanto si apprende, il piccolo era sparito mercoledì sera da casa dei nonni.  


Dopo una breve ricerca, un parente lo ha trovato in un'auto posteggiata davanti casa. Trasportato subito in ospedale, il bimbo è morto nella notte. Non è ancora chiaro quanto tempo il piccolo sia rimasto nel veicolo e la polizia sta indagando per stabilire se sia entrato da solo in auto.

sabato 9 luglio 2016

Bimba muore a 3 giorni dal parto: si è rotto l'utero della mamma

Con ogni probabilità sarebbe stata la rottura dell'utero a provocare lo stato di sofferenza risultato fatale alla bimba bellunese nata all'ospedale di Oderzo e deceduta tre giorni dopo al Ca' Foncello di Treviso.  


Su disposizione del pm Massimo De Bortoli, titolare delle indagini per omicidio colposo che vedono indagate 12 persone tra medici, infermieri e ostetriche dei due ospedali trevigiani, è stata eseguita l'autopsia sul corpo della piccola.  Per avere i risultati definitivi, e capire dunque se ci siano state responsabilità da parte delle equipe mediche, si dovranno attendere 90 giorni.  Secondo il legale della famiglia, l'avvocato Giuseppe Triolo, il caso della 38enne di origini bellunesi ma residente nel coneglianese sarebbe potuto essere trattato in maniera diversa. Magari evitando un esito così tragico.

venerdì 8 luglio 2016

Bimbo vegano gravissimo in ospedale: "A un anno pesa come un neonato di 3 mesi"

A un anno pesava come un bimbo di 3 mesi, e i valori sballati dei suoi esami del sangue indicavano una condizione ritenuta ai limiti della sopravvivenza. Sotto accusa da un lato la rigida dieta vegana seguita in famiglia, dall'altro una grave cardiopatia congenita. Ma il bimbo ora sta meglio, dopo un intervento eseguito nei giorni scorsi all'Irccs Policlinico San Donato a cui «il giudice - riferiscono all'AdnKronos Salute dall'ospedale - ha affidato temporaneamente la patria potestà del piccolo» finito all'attenzione del Tribunale per minorenni di Milano, dopo essere stato visitato prima all'ospedale Fatebenefratelli del capoluogo lombardo e poi al Buzzi.  


«Il bimbo soffriva di un difetto interventricolare al cuore - spiegano dal Policlinico San Donato - L'intervento, eseguito da Alessandro Giamberti dell'Unità operativa di cardiochirurgia pediatrica» dell'Irccs capofila del Gruppo ospedaliero San Donato, «è andato bene. Il bambino è già uscito dalla Terapia intensiva ed è stato trasferito in reparto dove resterà per alcuni giorni», 'adottatò dall'ospedale del cuore.  Sempre a quanto si apprende il piccolo, papà indiano e mamma italiana, al Policlinico San Donato era già stato sottoposto ad alcune visite. Ci è ritornato sabato 2 luglio, dopo essere passato dal Buzzi per una consulenza cardiologica e ancora prima dal Fatebenefratelli, dove era aveva fatto degli esami del sangue. Risultati tali da spingere i sanitari a convocare i genitori per affrontare insieme la situazione, ma la via del dialogo è andata a vuoto.  Da qui la segnalazione al Tribunale per i minorenni che ha disposto il ricovero, attivando l'ufficiale giudiziario per prelevare il bambino da casa e trasportarlo al Fatebenefratelli. L'intervento cardiochirurgico al San Donato risale a martedì 5 luglio. A quanto riferito, a detenere per l'ospedale la patria potestà del bimbo è il pediatra di turno presso l'Irccs sabato scorso, che preferisce restare anonimo. L'affido alla struttura durerà presumibilmente fino alle dimissioni.