Con ogni probabilità sarebbe stata la rottura dell'utero a
provocare lo stato di sofferenza risultato fatale alla bimba bellunese
nata all'ospedale di Oderzo e deceduta tre giorni dopo al Ca' Foncello
di Treviso.
Su disposizione del pm Massimo De Bortoli, titolare delle indagini per
omicidio colposo che vedono indagate 12 persone tra medici, infermieri e
ostetriche dei due ospedali trevigiani, è stata eseguita l'autopsia sul corpo della piccola.
Per avere i risultati definitivi, e capire dunque se ci siano state
responsabilità da parte delle equipe mediche, si dovranno attendere 90
giorni.
Secondo il legale della famiglia, l'avvocato Giuseppe Triolo, il caso
della 38enne di origini bellunesi ma residente nel coneglianese sarebbe
potuto essere trattato in maniera diversa. Magari evitando un esito così
tragico.
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